Bando Imprese Borghi – PNRR

È uscito il tanto atteso bando rivolto alle imprese che operano o che vogliono operare nei borghi destinatari di finanziamenti PNRR per il recupero e rigenerazione.

Questa iniziativa coglie le indicazioni che in ambito di ricerca e accademico vengono professate da diverso tempo: non è possibile recuperare, valorizzare o riqualificare un luogo se prima non si ricostruisce un tessuto sociale ed economico capace di generare attrattiva per residenti stabili che possano contribuire alla rinascita di una comunità attiva.

Viene data la giusta importanza alla sussidiarietà e all’iniziativa e creatività dal basso verso l’alto, che – in accordo con una visione strategica fornita dalle Amministrazioni locali – si faccia promotrice di iniziative volte alla rigenerazione del proprio territorio.

Un luogo è solo uno spazio vuoto se non ha una funzione legata alla vita della comunità che vi risiede. Allo stesso tempo, un luogo può coadiuvare la creazione o la crescita di una comunità, ed è in quest’ottica che si inserisce il bando in oggetto.

La misura è promossa dal Ministero della Cultura e la gestione delle richieste di contributo e di successiva rendicontazione da Invitalia.

I fondi rientrano all’interno dell’Avviso pubblico per il sostegno di iniziative imprenditoriali realizzate nei comuni assegnatari di risorse per l’attuazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3). Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, Linea B. Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

Lo scopo è triplice:

  • Rilanciare l’economia e l’occupazione e contrastare lo spopolamento dei piccoli borghi
  • Favorire la ricostruzione del tessuto economico locale
  • Incentivare la creazione di servizi diversificati per la popolazione

Le iniziative imprenditoriali devono essere in sinergia con i progetti locali di rigenerazione presentati dai Comuni, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale.

Chi può partecipare

PMI, Enti del terzo settore, Persone fisiche che intendano aprire un’attività, Imprese agricole. Nel particolare, l’avviso specifica:

  1. “Possono presentare domanda di finanziamento le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del Dlgs n. 117/2017 ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”.
  2. Possono richiedere il contributo di cui al presente Avviso le persone fisiche che intendono realizzare un’attività da localizzare nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale, purché esse, entro sessanta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata dal Soggetto gestore ai sensi dell’articolo 12, comma 1, facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni […].
  1. Possono altresì richiedere il contributo di cui al presente Avviso, le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli”.

Inoltre, le imprese o in generale i soggetti realizzatori possono anche partecipare in forma aggregata con un minimo di 3 e un massimo di 5 soggetti. Una attenzione particolare è rivolta alla compagine sociale, che non deve contenere soggetti pubblici per una quota superiore al 25%.

L’iniziativa imprenditoriale potrà essere realizzata e localizzata in riferimento ad una o più unità

locali ubicate nei 294 comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione

culturale e sociale che si possono consultare al seguente link

In Toscana i comuni o borghi finanziati sono:

Badia Tedalda (AR), Pieve Santo Stefano (AR), Chiusi della Verna (AR), Ortignano Raggiolo (AR), Londa (FI), San Godenzo (FI), Marradi (FI), Santa Fiora (GR), Capraia isola (LI), Suvereto (LI), San Romano in Garfagnana (LU), Fabbriche di Vergemoli (LU), Villa Basilica (LU), Camporgiano (LU), Montecatini val di Cecina (PI), Chiusdino (SI),  Radicofani (SI), Monticiano (SI).

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Che cosa finanzia

Il contributo massimo è pari a 75.000,00 euro, mentre i progetti proposti possono avere un valore massimo di 150.000,00 euro e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda. Il bando finanzia il 90% dell’importo a fondo perduto, aumentabile al 100% se impresa con maggioranza donne o giovani.

Da avviso “Sono ammissibili le spese, al netto dell’IVA, sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento, riferite alle tipologie di investimento […]:

  1. impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
  2. beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare.[…];
  3. opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi dell’iniziativa agevolato rientranti nella lettera a).

Sono, altresì, ammissibili, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile:

  1. materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
  2. utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
  3. canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
  4. prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
  5. costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.”

I progetti possono anche essere legati alla sostenibilità ambientale in realtà già esistenti, ed in particolare riferirsi a uno dei due campi di intervento:

  • Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle PMI e misure di sostegno, al quale è attribuito un coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici pari al 40%; in questo ambito gli investimenti saranno destinati al risparmio energetico collegato alle sedi aziendali o ai processi produttivi/organizzativi, a ridurre le emissioni derivanti dai trasporti e dalla mobilità collegata alle attività aziendali, ad introdurre o incrementare l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, al rinverdimento di aree e stabilimenti aziendali, all’introduzione di processi di economia circolare nonché altre misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
  • Protezione, sviluppo e promozione dei beni turistici pubblici e dei servizi turistici, con coefficiente climatico pari a 0; in questo ambito potranno essere previsti investimenti finalizzati a rafforzare e qualificare l’offerta di beni e servizi nel quadro degli obiettivi di incremento dell’attrattività locale;
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Come si può partecipare

Per partecipare occorre scaricare la modulistica dal sito di Invitalia, compilare i moduli come richiesto e ricaricarli sulla piattaforma nelle modalità indicate entro la scadenza.

Per partecipare occorre aver definito un Business Plan, o meglio ancora un Piano Economico e Finanziario. Alla stazione appaltante interessa avere garanzie che l’impresa o l’ente che gestisce il progetto dimostri di avere le credenziali per portarlo a termine e che il progetto oltre ad avere una effettiva valenza per il territorio sia anche realizzabile nei tempi richiesti, ovvero entro il 31 dicembre 2025.

In questo senso è importante dimostrare di avere già identificato una sede, di avere un piano economico ben sviluppato, avere contattato i fornitori, ecc. Inoltre, è importante dimostrare attraverso analisi di mercato che il progetto/servizio che si va a proporre sia solido dal punto di vista economico.

Scadenza

La scadenza per presentare le domande è il prossimo 11 settembre 2023 entro le ore 18:00.

La durata massima prevista è di 18 mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla data di accettazione del provvedimento di ammissione e, comunque, tutti i progetti dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025.

Criteri di aggiudicazione del contributo

Valutazione condotta dal Soggetto gestore:

  • a) Assetto strutturale del Soggetto realizzatore per l’iniziativa proposta al fine del raggiungimento degli obiettivi assegnati alla misura; (max 20 punti)
  • b) Capacità dell’iniziativa di generare benefici per i contesti locali di appartenenza in termini occupazionali sociali, culturali/turistici, ambientali (max 20 punti)
  • c) Qualità dell’iniziativa proposta, in termini di fattibilità tecnica e sostenibilità economica dell’iniziativa. (max 30 punti)

Valutazione condotta dal Comitato per la valutazione della coerenza dell’iniziativa imprenditoriale con il Progetto Locale

  • d) Connessione dell’iniziativa imprenditoriale con il Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale proposto dal Comune (max 30 punti)

È importante attivare collaborazioni con soggetti diversi dai Comuni.

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Come ti possiamo aiutare

Grazie al ricco e multidisciplinare patrimonio di competenze ed esperienze, unito ad un team dinamico, Hyper STP offre servizi professionali di progettazione nei campi dell’architettura, dell’ingegneria e dell’ambiente, insieme a servizi di consulenza legale, fiscale e societaria.

All’interno della società ci sono sia professionalità nel campo tecnico con specializzazioni integrate. In particolare, specializzate nella rigenerazione, riqualificazione e valorizzazione urbana, paesaggistica e di edilizia storica, con particolare riferimento ai centri minori in via di abbandono o l’edilizia abbandonata. Le competenze tecniche sono affiancate da professionisti esperti in project financing, gestione economica del progetto e rendicontazione, necessari per i bandi del PNRR.
Hyper lavora secondo metodologia Building Information Modeling (BIM), integrando tutte le competenze specialistiche in una gestione informatizzata dei dati, e secondo i protocolli di sostenibilità ambientale economica e sociale (LEED) anche nell’ambito dell’edilizia storica e del paesaggio e delle pratiche necessarie al rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm).

Servizi che Hyper può offrire in questo settore:

  • Project Financing e studi di pre-fattibilità, compresa redazione del PEF
  • Studi di fattibilità tecnica ed economica
  • Fase di Progettazione degli interventi nelle fasi successive
  • Supervisione alla realizzazione delle opere, DL e validazione progetto
  • Fase di Monitoraggio e Valutazione delle attività svolte, compreso supporto all’ente nella rendicontazione
  • Fase di Manutenzione ed eventuale potenziamento

Per approfondire è possibile visitare il sito di Invitalia al seguente link2.